Rai, i giornalisti dei programmi in piazza contro l’esodo verso i Tg regionali per le assunzioni

In solidarietà con i giornalisti Rai ci sono i leader di M5S e Avs Giuseppe Conte, Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni. Presente anche il Pd con i parlamentari Walter Verini e Gianni Cuperlo oltre che esponenti del mondo dello spettacolo come Manuel Agnelli.
A cura di Simona Berterame
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I giornalisti dei principali programmi di inchiesta e approfondimento del servizio pubblico questa mattina sono scesi in piazza davanti alla sede RAI di viale Mazzini, per protestare contro l'ipotesi di accordo siglata dai sindacati UsigRAI e UniRAI per 127 assunzioni. Un accordo, che secondo i giornalisti professionisti precari o con un contratto non idoneo, non scongiurerebbe l'esodo dei colleghi verso i Tg regionali. Sarebbero solo 7 infatti i posti disponibili nella Capitale, gli altri invece dovranno trascorrere almeno cinque anni nelle sedi regionali del tg.

Il comunicato

L'esodo di centoventi giornalisti verso le Tgr "rischia di sottrarre risorse giornalistiche alle redazioni dei programmi, penalizzando tutte le trasmissioni dove si svolge attività giornalistica, comprese le trasmissioni storiche di inchiesta, reportage e approfondimento che sono parte fondamentale del servizio pubblico offerto dall'azienda e sono espressamente tutelate dal contratto di servizio" scrivono i giornalisti nel comunicato diffuso per lanciare la protesta. Da qui la richiesta ai Cdr di non approvare tale accordo che metterebbe a rischio la qualità dell'informazione del servizio pubblico.

Al presidio era presente anche il segretario UsigRai Daniele Macheda che ha tentato di spiegare le motivazioni che hanno portato i sindacati a firmare questo accordo. "I programmi come Report, Presa Diretta, Chi l'ha visto con chi li facciamo?" gli ha chiesto Sigfrido Ranucci, storico conduttore di Report, durante il suo intervento. In solidarietà con i giornalisti Rai ci sono i leader di M5S e Avs Giuseppe Conte, Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni. Presente anche il Pd con i parlamentari Walter Verini, Gianni Cuperlo e Marco Furfaro oltre che esponenti del mondo dello spettacolo come Manuel Agnelli.

La protesta dei giornalisti

In piazza, diversi reporter, hanno provato a spiegare le ragioni della protesta. "Siamo pieni di sconcerto per l'accordo firmato il 5 giugno scorso tra la Rai e i sindacati, che prevede per 127 giornalisti professionisti, che lavorano senza giusto contratto nei programmi, una selezione interna e, se superata, la conseguente destinazione per almeno cinque anni alle sedi regionali. Non eravamo disposti ad accettare in silenzio, spiegano, di farci trasferire nei tg regionali in cambio di quel regolare contratto giornalistico che non è una gentile concessione dell'azienda, ma che ci spetta per il lavoro che svolgiamo già all'interno della Rai".

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